Coltiva la Persona per Coltivare Te stesso
l’Art. 4 della Costituzione Italiana chiede a ogni cittadino di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società
in questo senso l’esortazione Coltivare Te stesso assume la valenza di sposare l’idea che è fondamentale per ognuno di noi decidere di essere parte attiva nel processo che porta alla determinazione delle scelte atte a indirizzare il “progresso materiale o spirituale della società”
in generale e prima di tutto, dovremmo superare il paradigma dello schema che il modello eterodiretto ci “impone”, cioè che la società sia composta e si articoli in tre soli classici ruoli: lavoratore, consumatore e risparmiatore , ma aggiungerne uno nuovo, non meno importante, quello rappresentato dal ruolo del produttore, cercando di diventare, lentamente ma inesorabilmente, consapevoli attori della nostra vita e protagonisti attivi nella società, in un percorso di ricerca e di crescita personale, sia sul terreno culturale che sotto l’aspetto sociale
siamo ciò che mangiamo
riflettendo sulla differenza sostanziale che c’è tra una persona che ha sposato la filosofia dei gruppi di acquisto solidali e un consumatore di cibo biologico emerge che unicamente il gasista si è liberato dal ruolo di semplice consumatore nel momento in cui, decidendo di fare parte di una comunità come il G.A.S., si è creato la possibilità di aprirsi alla realtà del territorio dove abita e di partecipare attivamente, in varia misura, alle dinamica di evoluzione del territorio stesso, risalendo, quindi , la filiera del cibo che consumerà
di certo il rapporto tra l’approvvigionamento delle materie prime delle quali i cibo è fatto e il cibo stesso ha in noi radici profonde e radicate, come pure radicate sono le abitudini legate ai gesti e alle pratiche quotidiane che questa relazione ha prodotto nella nostra mente
sarebbe importante, perciò, riuscissimo a superare gli stereotipi e le superficiali convinzioni che si sono sedimentati, a pensarci bene senza che ce ne potessimo accorgere, e aprire, finalmente, la strada verso un cambiamento sostanziale
un percorso vero che, attraverso una riflessione critica sulle nostre abitudini alimentari e sulla capacità di ascoltare e aver cura del nostro corpo, ci porti a assumere il ruolo di “produttori”
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